Il programma mette in dialogo epoche e stili molto diversi. La Sonata in do maggiore K. 460 di Domenico Scarlatti, con il suo carattere brillante e ritmico, apre il concerto con una scrittura tastieristica di grande immediatezza. Seguono due pagine giovanili di Beethoven: l’Andante favori WoO 57, originariamente concepito per la Sonata “Waldstein”, e le Variazioni su “Das Waldmädchen” WoO 71, che mostrano già la sua inventiva nel trasformare un tema semplice in un percorso ricco di caratteri. Con gli Intermezzi op. 4 di Robert Schumann si entra in un clima più introspettivo, fatto di brevi episodi contrastanti che rivelano la sua vena poetica giovanile. I Trois morceaux pour piano di Lili Boulanger, scritti nel 1914, sono miniature delicate e raffinate, di grande sensibilità timbrica. In chiusura le Variazioni op. 41 di Nikolai Kapustin uniscono forma classica e linguaggio jazzistico, con energia ritmica e brillantezza virtuosistica.
Al pianoforte Matteo Cabras, già ospite delle stagioni di Roma Tre Orchestra, ma per la prima volta compreso all’interno del calendario ufficiale della nostra Young Artists.