Il programma si apre con la Sonata per viola in si bemolle maggiore op. 36 di Henri Vieuxtemps, compositore e violinista belga dell'Ottocento, noto per il suo virtuosismo. Questo pezzo, pur essendo per viola, conserva una scrittura melodica e una struttura che riflettono la tradizione romantica del violino. Segue la Sonata per viola e pianoforte n. 1 op. 240 di Darius Milhaud, un'opera del 1944 che esplora sonorità più moderne e ritmi complessi, tipici dello stile del compositore francese e della sua vicinanza al Gruppo dei Sei. Infine, la Sonata per viola e pianoforte op. 11 n. 4 di Paul Hindemith, scritta nel 1919, chiude il programma con un'espressione del primo Novecento tedesco. Questo lavoro è un esempio della scrittura di Hindemith, egli stesso un grande violista, che seppe valorizzare al meglio le qualità timbriche dello strumento.