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Venerdì 6 maggio ore 19 Aula Magna, via Ostiense 234
Young Artists Piano Solo Series 2021 - 2022
S. Rachmaninov: Sonata n. 2 in si bemolle minore op. 36
P. I. Tchaikovsky: Suite da concerto da ‘Lo Schiaccianoci’
M. Ravel: La Valse
Josef Mossali, pianoforte

La Sonata n. 2 in si bemolle minore op. 36 di Rachmaninov, scritta nel 1913, fa parte di quel gruppo di opere di cui il compositore opererà una revisione a posteriori nell’ultimo periodo della sua vita, e nel caso specifico di questa sonata nel 1931, adattandola e riducendola per renderne ancora più incisivo ed efficace il contenuto. Di fronte a questa sonata, suddivisa in maniera non rigida in 3 movimenti, emerge con forza una delle caratteristiche principali della composizione Rachmaninoviana, e cioè l’estrema elaborazione motivica, che rasenta a volte un virtuosismo di logica e persino una speculazione di calcolo, e di fronte ad una musica che invece sembra essere costituita da un intreccio tendineo e viscerale di pure emozioni, questo paradosso esalta ancora di più la grandezza compositiva dell’opera.

Proveniente dalla stessa terra, ma di un secolo precedente, è invece la musica dello Schiaccianoci di Tchaikovksy, nella suite trascritta dal pianista M. Pletnev del 1978. Opera commissionata dai teatri Imperiali Russi, è sicuramente una delle creazioni più celebri del compositore, e fa parte di un grande repertorio che non può non valicare i confini del balletto per entrare a pieno titolo anche nel repertorio pianistico: il senso e la forza di una trascrizione è proprio quello di concedere l’accesso a questo meraviglioso repertorio orchestrale anche al pianoforte, permeando ed esaltando questa musica con le peculiarità proprie della tastiera.

Chiude il recital un altro capolavoro legato alla coreografia, stavolta però sotto lo sguardo novecentesco del compositore francese M. Ravel, con La Valse. Uno sguardo però che è segnato dalla tragedia appena conclusa del primo conflitto mondiale: in una migrazione che sembra simmetrica e opposta rispetto a quella compiuta dallo Schiaccianoci, questo valzer del Novecento guarda con nostalgia e ammirazione ad un’epoca passata caratterizzata da un ottimismo al tempo stesso spensierato e frivolo di una Vienna ormai perduta, all’atmosfera da Belle Époque di fine ‘800 che in qualche modo circondava anche la musica dello Schiaccianoci che risuonava nella Mosca Imperiale.



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